Segnali di uscita dal commercio
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Nel secondo trimestre dell'anno, dati della Congiuntura economica elaborati dall'Ufficio Studi della Camera di Commercio alla mano, l'industria bergamasca cresce dell'1,9 per cento tra gennaio e marzo si era registrato un - 2 per centol'artigianato manifatturiero balza in avanti del 6,6 per cento a fronte di un crollo dell'8 per cento nel trimestre precedentementre il commercio al dettaglio cala del 3,6 per cento ma si scorgono i segni di una frenata mentre l'edilizia a sua volta conferma il segno meno 3 per cento pur con un lento miglioramento.
Niente di esaltante, insomma, ma se non altro i nuvoloni neri si sono rarefatti o se ne stanno andando.
Gli analisti si mantengono cauti. Si riduce lievemente nel trimestre il ricorso alla cassa integrazione migliora la situazione nella meccanica e peggiora nel tessile.
Altro elemento di conforto: gli artigiani bergamaschi fanno molto meglio dei colleghi lombardi sono battuti solo dai valtellinesi.
Il giro d'affari, su base annua, si contrae soprattutto nel comparto dei beni alimentari meno 6,5 per cento, peggio della media lombarda.